Sessualità e disfunzioni sessuali

sessualità - henri de toulouse-lautrec in bed the kiss

Oggi si parla tanto di sesso, ma poco di sessualità, dove con il primo termine si intende l’atto sessuale in sè, mentre con il secondo ci si riferisce agli aspetti psicologici, sociali e culturali legati all’attività sessuale.

Sembra scontato, ma in realtà gli studi legati alla sessualità sono molto recenti e tutt’oggi sembra sia ancora un tema difficile da affrontare, quasi un tabù. Alla fine dell’800 uno psichiatra collegò per la prima volta alcune patologie sessuali a dei disturbi psichiatrici. Dopodicchè fu solo nel 1953 che Kinsey, biologo presso l’Università dell’Indiana, pubblicò un particolareggiato rapporto sulle abitudini sessuali di 17.000 fra uomini e donne americani. Grazie a questa ricerca si scoprì che esistono più orientamenti sessuali (fino a quel momento l’unico orientamento socialmente pensabile era quello eterosessuale); inoltre, furono raccolti dati sul comportamento sessuale coniugale ed extraconiugale, sulla masturbazione, sul sadomasochismo, ecc.

Tornando al nostro incipit, “oggi si parla tanto di sesso, ma poco di sessualità”, questo risulta vero nella misura in cui a questo argomento sono collegati sentimenti come la vergogna, il senso di colpa, il pudore, la tristezza o la rabbia, a cui magari si aggiunge il bagaglio religioso.

Così, se esiste una difficoltà sessuale all’interno della coppia è frequente che venga messa da parte, negandola per questi sentimenti o anche per paura che questa possa essere sintomo di un problema nel rapporto di coppia stesso.

La verità è che attraverso il corpo emerge il nostro mondo emotivo ed affettivo interiore e questo nella sessualità assume non più un aspetto individuale, ma duale, in cui ci si confronta sia con se stessi che con il partner e con i suoi vissuti.

I problemi attinenti la sfera sessuale vengono definiti con il termine “Disfunzioni sessuali”, distinte in psicogene, organiche o entrambe. Da recenti ricerche sono le disfunzioni psicogene ad essere di gran lunga più frequenti, circa 3 persone su 4 ne ha fatto esperienza almeno una volta nella vita.

Nel caso delle disfunzioni sessuali psicogene è presente un desiderio sessuale anomalo o modificazioni psicofisiologiche legate all’attività sessuale, il che porta un disagio sia nella persona che sperimenta il problema sia nella coppia. Esse sono suddivise in disturbi del desiderio sessuale (desiderio ipoattivo o avversione sessuale), disturbi dell’eccitazione (maschile e femminile), disturbi dell’orgasmo (anorgasmia, eiaculazione precoce), disturbi da dolore sessuale (vaginismo, dispaneuria).

Cosa è possibile fare se ci si rende conto di soffrire di un disturbo sessuale?

Innanzitutto, è importante comprendere che si può affrontare l’argomento e cominciare dunque a parlarne.

Poi, è necessario escludere la componente medica con una visita andrologica per l’uomo, ginecologica per la donna.

Dopodicchè, se lì non emerge nulla, bisogna riflettere sulla necessità di mettersi in ascolto del proprio corpo e dei segnali che ci sta lanciando, considerando i limiti che ci imponiamo e dandoci la possibilità di rileggere i vissuti legati alla sessualità e a ciò che per noi rappresenta nella coppia.