Stressssssssssss!!!!

Lo stress è una modalità di adattamento dell’organismo a delle sollecitazioni (gli stressors o agenti stressanti).
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Lo stress si distingue dall’ansia, in quanto rappresenta una risposta dell’intero organismo ad una serie di stimoli che lo pongono in una condizione di allarme, di attenzione, di vigilanza e, più in generale, di necessità di azione; l’ansia, invece, è una delle possibili manifestazioni patologiche dello stress. stress 1
Quando l’organismo si trova sottoposto a stimoli ambientali a cui deve reagire con prontezza, concentrazione, efficacia, in tempi relativamente brevi, si dice che si trova in uno stato di stress acuto o adattivo. Dunque, in questo caso, la reazione di stress è funzionale alla risposta comportamentale dell’individuo. Se quest’alterazione non si esaurisce nel tempo, ma si mantiene costante, si tratta di uno stato di stress cronico in cui la persona non riesce a ritornare alla condizione di partenza; la reazione di stress non trova modo di disattivarsi per far ritornare l’individuo in condizione di funzionamento normale. stress sintomi

I sintomi dello stress possono essere sia fisiologici che psicologici: ansia, depressione, irritabilità, scarsa concentrazione e diminuizione delle capacità cognitive, affaticabilità, ipoglicemia, dolori articolari, allergia, problemi digestivi, diminuzione delle difese immunitarie, cefalea, vertigini, ecc.

Cosa causa lo stress?
I fattori possono essere molteplici e si dividono in esterni ed interni. Pensiamo, ad esempio a quei comportamenti non salutari, come bere troppa caffeina, dormire poco, fare poca attività fisica, o a quegli atteggiamenti poco funzionali al rilassamento mentale, come il focalizzarsi sugli aspetti negativi della vita e non su quelli positivi, la tendenza ad analizzare ogni cosa o al sovraccaricarsi di impegni, il procrastinare e quant’altro.

Di seguito, trovate il link ad un questionario con cui è possibile valutare il proprio livello di stress: http://www.psicologi-psicoterapeuti.it/test/stress.html. La diagnosi del livello di stress cronico a cui è soggetto un individuo non è semplice, nè univoca, data la complessità del fenomeno e la soggettività nel reagire ai diversi fattori di stress.
[Come già detto in altri post, questi questionari NON hanno alcun valore diagnostico; inoltre, pur essendo quella dell’autodiagnosi una pratica ormai diffusa (quanti di voi cercano su google i propri sintomi ancor prima di rivolgersi ad un medico?), solo uno specialista può esser in grado di constatare con esattezza cosa ci afflige.]

Se ci si rende conto di vivere un periodo di stress, è possibile provare a mettere in atto dei piccoli accorgimenti per cercare di ridurlo. Ecco qui una breve lista di suggerimenti utili a ridurre lo stress:
1. Organizzate il vostro tempo: piccole routine possono abbassare il livello di stress perchè rendono più prevedibili gli impegni quotidiani. Provate a dedicare qualche minuto durante la sera ad organizzare la vostra giornata successiva, facendo una scaletta delle cose da fare. Ricordatevi anche di inserire qualcosa di divertente o di leggero, come una telefonata ad un amico o una passeggiata all’aria aperta.
2. Fate attività fisica: fare regolarmente esercizi fisici riduce lo stress e fa bene alla salute! Una lunga camminata può diventare anche un modo per avere del tempo per riflettere, ma soprattutto fare sport è un modo per scaricare energia negativa.
3. Dormite bene: 8 – 9 ore di sonno sono quelle necessarie a riposare bene e a recuperare le energie per affrontare la giornata.
4. Mangiate cibo sano: No a cibi grassi o troppo zuccherati ed elaborati. Sì a frutta e verdura.
5. Ascoltate la musica che vi piace: un modo semplice per staccare il pensiero per un po’. E’ utile anche ad abbassare i livelli di pressione sanguigna e d’ansia.
6. Provate ad accettare il fatto che non è possibile controllare ogni cosa: si ha la tendenza a tenere tutto sotto controllo, bisogna però fare un passo indietro e ammettere che ci sono delle cose che non possono essere controllate, quindi perchè preoccuparsene?
7. Godete delle piccole cose: proviamo a rallentare e a stare nel momento presente, godendo di ciò che ci offre. Un’idea potrebbe essere quella di scrivere una lista delle cose di cui si è grati, soffermarsi su questo può essere utile a focalizzare che ci sono tante cose belle, anche piccole, di cui essere felici.
8. Ridete di più: la risata è il modo migliore per ridurre il cortisolo, altrimenti conosciuto come l’ormone dello stress; viceversa ridere aumenta il rilascio di endorfine, che migliorano l’umore.
9. Fate qualcosa di divertente: non dimentichiamo di riservarci del tempo durante la settimana per fare qualcosa che ci diverte davvero. Scegliere un hobby per rilassarsi, circondarsi di gente amica con cui trascorrere momenti spensierati, fare attività che piacciono… insomma di modi per divertirsi ne esistono parecchi!
Oltre, questi suggerimenti ce ne possono essere davvero tanti altri, ognuno di noi ha i propri modi preferiti per prendersi una pausa relax, il mio invito è di ricordarci di metterli in atto!!
take a break

Bibliografia: S. Di Nuovo, L. Rispoli, E. Genta – “Misurare lo stress” – Franco Angeli, Milano 2000

Pet Therapy

pet 2 Oggi parliamo di Pet Therapy.

La pet therapy è una terapia che si basa sull’ausilio di animali (cani, gatti, conigli, cavalli, asini, delfini, tartarughe, pappagalli, ecc.), dove l’animale diviene un vero e proprio co-terapeuta che aiuta il paziente, insieme a psicologi, pedagogisti, operatori sociali o conduttori cinofili specializzati a raggiungere determinati obiettivi.

Si configura come co-terapia, cioè come terapia associata ad un’altra terapia tradizionale già in corso con lo scopo di rafforzarla, integrarla e focalizzarsi su specifici aspetti.

A chi è rivolta?

Sono diversi i soggetti che possono beneficiare della pet therapy:
pazienti psichiatrici, in particolare i soggetti schizofrenici, depressi, con disturbi alimentari, ecc;
bambini con disturbi pervasivi dello sviluppo, quindi autistici, iperattivi, con deficit cognitivi o sindromi genetiche;
soggetti affetti da patologie neurologiche come ictus, trauma cranico, malattie degenerative, sclerosi multipla, SLA, Morbo di Parkinson, ecc.;
in ambito geriatrico, pazienti affetti da demenza senile, Alzheimer, ecc.
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pet therapy
Anche bambini che non sono affetti da patologie importanti, ma che hanno delle lievi difficoltà relazionali o espressive possono beneficiare della pet therapy, così come soggetti ansiosi o, ancora, ipertesi e cardiopatici: infatti, è stato dimostrato che accarezzare un animale aumenta la consapevolezza del proprio corpo (elemento essenziale nello sviluppo della personalità) e, addirittura, incide sulla riduzione della pressione arteriosa e contribuisce a regolare la frequenza cardiaca.

Quali sono gli obiettivi della Pet Therapy?
L’animale agevola i rapporti interpersonali in quanto offre spunti di conversazione, di gioco e di gioia. Può anche svolgere la funzione di ammortizzatore di stress e conflittualità.
Uno dei principali benefici è stato riscontrato nel miglioramento dell’attenzione e della capacità di controllare il proprio corpo.
Inoltre, in quei pazienti con difficoltà linguistiche ed espressive (pensiamo ad esempio ai soggetti autistici) si nota lo sviluppo della capacità di comunicare con l’animale, esprimendo le proprie emozioni.

Riassumendo, possiamo indicare come principi base della Pet therapy, indicati nel sito dell’Associazione italiana di Pet therapy:
il rapporto uomo-animale, affettivo ed emozionale, e la comunicazione fra essi;
il contatto corporeo;
l’aspetto ludico;
la stimolazione mentale;
la socializzazione;
la responsabilizzazione;
l’attaccamento affettivo.

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